Il Ritorno della Dea e il Mio Percorso Psicoanalitico

l Ritorno della Dea e il Mio Percorso Psicoanalitico

La mia ricerca sul mito, con particolare attenzione alle figure femminili dimenticate e sepolte, ha sempre rappresentato un’eco profonda del mio viaggio personale ed evolutivo come psicoanalista. Come Enrica Giannelli, la mia pratica analitica è stata un continuo processo di riemergere, di rinascere, di risorgere — una trasformazione che trova le sue radici nel richiamo simbolico della “dea sotto la terra.”

Nella mia esplorazione, il mito di Notre-Dame-Sous-Terre, la cappella nascosta sotto l’Abbazia di Mont-Saint-Michel, mi ha toccato nel profondo. La storia di questa cappella, rimasta sepolta per secoli e infine riportata alla luce nel XIX secolo, rispecchia il viaggio che compie chi cerca di portare alla consapevolezza ciò che è stato a lungo dimenticato o represso. Come quella cappella, la mia crescita come psicoanalista si è sviluppata attraverso l’atto coraggioso di far emergere le profondità dell’inconscio e riconoscere le verità interiori che giacevano sepolte.

Il Mito come Metafora della Psicoanalisi Il mito è da sempre un ponte tra la nostra realtà cosciente e il mondo dell’inconscio. Le dee del mondo sotterraneo, come Persefone e Inanna, ci insegnano che per evolvere dobbiamo discendere nei nostri abissi, lasciar andare il potere, l’orgoglio e le identità fittizie per incontrare la nostra essenza più vera. Nel mio lavoro analitico, questa discesa rappresenta il viaggio del paziente verso le profondità della propria psiche, guidato dalla ricerca della verità e della guarigione.

Le parole di Joseph Campbell — che descrivono l’eroe come qualcuno che deve abbandonare ogni resistenza, inchinarsi all’intollerabile e scoprire che lui e il suo opposto sono della stessa carne — hanno influenzato profondamente il mio approccio. Come psicoanalista, ho imparato che solo entrando nel nostro “mondo sotterraneo” possiamo integrare le nostre ombre e le nostre ferite, trasformandole in saggezza e forza.

La Psicologia del Mondo Sotterraneo La relazione tra mito e psicologia è uno dei cardini della mia pratica. Sigmund Freud, all’inizio de L’interpretazione dei sogni, cita l’Eneide di Virgilio per evocare l’idea che, se il cielo non ci offre aiuto, dobbiamo rivolgerci al mondo sotterraneo. Questo mondo, metafora dell’inconscio, è una fonte inesauribile di immagini e simboli che informano il nostro vivere quotidiano. Anche James Hillman, con il suo lavoro sul legame tra sogni e mito, ha offerto una visione in cui l’estetica dell’inconscio si rivela nella bellezza “sotterranea” di Persefone.

Il mio percorso come psicoanalista è stato dunque un costante dialogo con queste forze sotterranee. È un lavoro che richiede l’arte di accompagnare l’altro attraverso i territori dell’ombra, della perdita e della trasformazione, per far emergere una nuova comprensione di sé. L’atto di “riemergere” è al centro della mia identità professionale: la capacità di vedere la bellezza e il potenziale anche nei luoghi più bui della psiche.

La Rinascita della Dea e il Mio Viaggio Interiore Il ritorno delle figure femminili dimenticate, sepolte dall’autorità patriarcale e ora riemergenti nella coscienza collettiva, risuona con la mia evoluzione personale. Mi rivedo in queste dee che, come Notre-Dame-Sous-Terre, sono state nascoste per secoli, ma mai realmente scomparse. Nel mio lavoro e nella mia ricerca, ho vissuto e continuo a vivere il processo di risvegliare ciò che è stato represso, di dare voce e luce alle parti più nascoste dell’anima.

Questa consapevolezza ha arricchito il mio modo di fare psicoanalisi. Accompagno i miei pazienti nel loro viaggio verso l’inconscio, con la consapevolezza che ogni discesa ha il potenziale di portare a una rinascita. Il mito diventa così una guida potente, un richiamo a ritrovare forza e bellezza anche nei luoghi più difficili da esplorare.

Conclusione Il mio percorso come psicoanalista, nel solco del mito e della psicologia, è stato un viaggio di scoperta e riscoperta, un cammino che continua a essere alimentato dalla potenza delle immagini archetipiche. Riconosco che, come le dee del mondo sotterraneo, il mio compito è quello di illuminare ciò che è nascosto, aiutando gli altri a risorgere da sotto la terra delle loro paure e delle loro ferite, per vivere una vita più autentica e piena di significato.

Il mito della dea che riemerge è, in definitiva, il mio mito personale. E il lavoro che svolgo ogni giorno come psicoanalista è un tributo a questo eterno processo di trasformazione e rinascita.

  1. Campbell, JosephL’eroe dai mille volti. Roma: Edizioni Mediterranee, 2004.
    • Un’opera fondamentale per comprendere il viaggio archetipico dell’eroe e l’importanza della discesa nel mondo sotterraneo come momento di trasformazione e integrazione.
  2. Hillman, JamesIl sogno e il mondo sotterraneo. Milano: Adelphi, 2010.
    • Hillman esplora il legame tra le immagini oniriche e la mitologia del mondo sotterraneo, fornendo una prospettiva psicologica sulla discesa nelle profondità dell’inconscio.
  3. Hillman, JamesIl mito dell’analisi: Tre saggi di psicologia archetipica. Milano: Adelphi, 1983.
    • In questo libro, Hillman approfondisce il ruolo del mito nella psicologia e come la bellezza dell’inconscio influenzi le nostre esperienze quotidiane.
  4. Freud, SigmundL’interpretazione dei sogni. Torino: Bollati Boringhieri, 1977.
    • L’opera in cui Freud introduce l’idea dell’inconscio e fa riferimento al mondo sotterraneo come metafora per le profondità psichiche.
  5. Downing, ChristineGleanings: Essays on Archetypal Psychology. Einsiedeln: Daimon Verlag, 2007.
    • Downing discute l’uso delle metafore del mondo sotterraneo nell’opera di Freud e il significato archetipico dell’inconscio.
  6. Moyers, Bill, e Joseph CampbellIl potere del mito. Milano: TEA, 1992.
    • La trascrizione dei dialoghi tra Moyers e Campbell, in cui si esplorano i miti, le figure della dea e l’impatto della mitologia sulla cultura.
  7. VirgilioEneide. Traduzione e commento di Ettore Paratore. Milano: Mondadori, 1997.
    • L’Eneide è citata per il famoso verso “Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo,” usato da Freud per indicare il ricorso alle forze profonde del mondo sotterraneo.
  8. Mitchell, StephenInanna: Queen of Heaven and Earth. New York: Harper & Row, 1983.
    • Una traduzione moderna dei miti sumeri, inclusa la discesa di Inanna, che rappresenta il viaggio simbolico della discesa e risalita.

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