La scrittura empatica negli scritti di Jane Austen….

IL pensiero di Shaun Gallagher in relazione alla scrittura empatica negli scritti di Jane Austen….

Quello che segue è una sintesi di ciò che sono riuscita a mettere insieme dalla lettura di vari articoli sulla teoria della mente, che è stato il tema del mio dottorato, l’empatia e la narrazione. Sto preparando per i miei studenti un progetto dove coniugo la ToM con la narrazione dei romanzi in modo da dare al mio programma di insegnate di letteratura una prospettiva nuova e innovativa che coniughi i miei studi sullo sviluppo della teoria della mente con la scrittura e la lettura dei romanzi, che stimolino gli studenti a sviluppare più competenze empatiche e di lettura della mente degli altri. …..Allora….!!!

Come diceva il mio amico Mariano Fenudi, ho cercato di fare il punto su Shaun Gallagher, su quello che pensa in questo ambito. Lo inseguo dai primi anni 2000 quando facevo la Summer School a Bertinoro….

Gallagher affronta un interessante collegamento tra l’empatia, la scrittura e le opere letterarie. E’ professore all’Università di Memphis, esplora come l’empatia sia incorporata nelle opere letterarie e come possa essere compresa attraverso una lente filosofica.

I romanzi di Jane Austen si prestano bene, ed ecco le tematice che si evincono:

1. ‘empatia nelle opere di Jane Austen:

Gallagher inizia analizzando l’opera di Jane Austen e come l’autrice abbia descritto e manipolato l’empatia nei suoi romanzi. Austen è famosa per creare personaggi complessi con emozioni e relazioni intricate. Gallagher sostiene che la scrittura di Austen è intrinsecamente legata all’empatia, poiché i lettori si identificano con i personaggi e comprendono le loro esperienze emotive.

2. L’approccio filosofico di J. L. Austin: Gallagher sposta poi l’attenzione su J. L. Austin, un filosofo del linguaggio noto per il suo lavoro sulla filosofia del linguaggio ordinario. Gallagher suggerisce che l’approccio di Austin alla filosofia del linguaggio può essere utilizzato per comprendere meglio l’empatia nelle opere letterarie. Austin ha esaminato il modo in cui il linguaggio viene usato per creare significato e interazione sociale, concetti che possono essere applicati all’empatia nell’interpretazione delle opere letterarie.

3. Intrecciare empatia e linguaggio: Gallagher cerca di collegare l’empatia letteraria alla teoria del linguaggio di Austin. Suggerisce che la scrittura empatica non è solo una questione di descrizione accurata delle emozioni dei personaggi, ma coinvolge anche il modo in cui il linguaggio stesso può suscitare empatia. Ciò significa che gli scrittori possono utilizzare tecniche linguistiche per far sì che i lettori si identifichino e provino empatia nei confronti dei personaggi.

4. Implicazioni per la comprensione delle opere letterarie: Gallagher conclude la relazione evidenziando come questo approccio interdisciplinare tra letteratura e filosofia possa arricchire la nostra comprensione delle opere letterarie. Sottolinea l’importanza di riconoscere che l’empatia non è solo un’esperienza passiva del lettore, ma può essere modellata attivamente dalla scrittura e dal linguaggio dell’autore.

la posizione di Shaun Gallagher offre un’interessante esplorazione di come l’empatia sia incorporata nelle opere letterarie, con un particolare focus su Jane Austen e J. L. Austin. Questo approccio interdisciplinare getta nuova luce sulla connessione tra empatia, scrittura e linguaggio, suggerendo che la capacità di suscitare empatia possa essere una caratteristica intrinseca delle opere letterarie ben scritte.

Ecco una bibliografia relativa al tema dell’empatia, della scrittura e della letteratura,

1. Gallagher, S. (2008). “Direct perception in the intersubjective context.” Consciousness and Cognition, 17(2), 535-543.

2. Gallagher, S. (2016). “Empathy, simulation, and narrative.” In Empathy: From Bench to Bedside (pp. 239-249). MIT Press.

3. Austen, J. (1813). “Pride and Prejudice.” Vintage Classics.

4. Austin, J. L. (1962). “How to Do Things with Words.” Harvard University Press.

5. Keen, S. (2007). “Empathy and the Novel.” Oxford University Press.

6. Nussbaum, M. C. (2001). “Upheavals of Thought: The Intelligence of Emotions.” Cambridge University Press.

7. Zunshine, L. (2006). “Why We Read Fiction: Theory of Mind and the Novel.” Ohio State University Press.

8. Iser, W. (1978). “The Act of Reading: A Theory of Aesthetic Response.” The Johns Hopkins University Press.

9. Hogan, P. (2003). “The Mind and Its Stories: Narrative Universals and Human Emotion.” Cambridge University Press.

10. Bruner, J. (1991). “The Narrative Construction of Reality.” Critical Inquiry, 18(1), 1-21.

11. Phelan, J. (1989). “Reading People, Reading Plots: Character, Progression, and the Interpretation of Narrative.” The University of Chicago Press.

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