Un soggetto con una mente cooperativa ha anche una mente empatica ma di un’empatia costruttiva che lo porta a considerare l’altro in modo intersoggettivo, ad ascoltarlo, a vederlo come vede se stesso…. Un soggetto con una mente machiavellica è in grado di comprendere l’altro ma il suo fine è un fine strategico l’obiettivo è sempre centrato sulla propria soggettività auto riferita e non volta all’incontro con l’altro.. Mi domando se questo è vero in assoluto oppure no?… comunque è una strada aperta alla ricerca, ma la questione di poter costruire un intelligenza artificiale che sia sempre più empatica e funzionante quali problemi etici può aprire? Può una mente empatica artificiale comportarsi come una mente empatica non artificiale? Se sì, secondo quale modello, secondo il modello cooperativo o secondo il modello machiavellico? E qui mi torna in mente la riflessione della Grande Rosa Lussemburgr dunque una questione politica ed economica : può il progresso del capitale che sicuramente si ottiene da uno sviluppo dell’ intelligenza artificiale essere rivolto allo sviluppo autentico del potenziale umano? L”aumento, il miglioramento della qualità di vita dell’uomo potrà essere veramente in relazione con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale oppure lo sviluppo dell’intelligenza artificiale renderà l’uomo comune un prodotto di scarto? Al servizio di quale umanità è il progresso scientifico? Di tutta l’umanità o solo di pochi? …ancora ci sarà un Prometeo che per amore della”umanità ruberà il fuoco agli dei?
A subject with a cooperative mind also has an empathic mind but with a constructive empathy which leads him to consider the other in an intersubjective way, to listen to him, to see him as he sees himself…. A subject with a Machiavellian mind is in able to understand the other but its goal is a strategic goal the goal is always centered on one’s self-referred subjectivity and not aimed at meeting the other .. I wonder if this is absolutely true or not? .. anyway it is a road open to research, but the question of being able to build an artificial intelligence that is increasingly empathetic and functional, what ethical problems can it open up? Can an artificial empathic mind behave like a non-artificial empathic mind? If yes, according to which model, according to the cooperative model or according to the Machiavellian model? And here I am reminded of the reflection of the great Rose Luxembourg, therefore a political and economic question: can the progress of capital that is certainly obtained from a development of artificial intelligence be aimed at the authentic development of human potential? Could the increase, the improvement of man’s quality of life be truly related to the development of artificial intelligence or will the development of artificial intelligence make ordinary man a waste product? In the service of which humanity is scientific progress? Of all humanity or just a few? …will there still be a Prometheus who, out of love for humanity, will steal fire from the gods?