Ieri sono stata felice, riemerge
Firenze, nel mio cuore fra passato e presente
Come in un viaggio astrale…
Riemergeva una memoria già vissuta
Fra gli acciottolati percorsi
con i tacchi spuntati dalla fretta,
fra i banchi del mercato all’aperto
Dove spuntava la fame e le melagrane
Si offrivano seduttive per un rapimento
Mai agito ma desiderato ad ogni passaggio
verso San Gallo
E le lezioni di filosofia…
E l’annunciazione che anche oggi è testimone immutata
Del mio amare soprattutto in dialogo.
Quanto amore , speranze e attese..,
Ieri sono stata felice ,
La studentessa che si incantava
Ai racconti del grande Big
Era la guida,
serena e intensamente grata alla vita..
Gli studenti da sempre anime
in incontro sulla strada aperta.
Il tondo Doni , Masaccio la galleria Vasariana … il passato è il presente,
arrampicati e intrecciati
Fra queste lacrime di gratitudine..
Sapere che c’è la facevo,
Saperlo e averlo visto,
mentre con ansia
correvo verso via del Parione…
Il tempo è un mistero
Ma soprattutto il viaggio nella vita
come un sogno
Che non è proprio tale ma astrale
e la conferma è nel dipinto
delle ali angeliche del Botticelli…
ali sfumate
Come quelle delle fate che visitano
i miei sogni …
la fatina aveva, incidentalmente
perduto le ali,
Era rimasta incastrata
nelle pieghe dei miei vestiti
e così,mi sono presa cura di lei..
È rimasta come in una culla
dentro in piccolo scrigno,
Come in una cella magica, un utero
che cura La Rosa del Piccolo Principe…
È sulla mia scrivania, semichiusa
Aspetta che le siano ricresciute le ali,
Gambe forti,
che possano così farle riprendere il viaggio,
verso il luogo da dove arrivava,maldestra
esploratrice, e dove è andata ad attenderla
la sua curiosa compagna di viaggio…
oltre la grata della finestra che io ho aperto verso l’eternità del tempo..