POESIA COME ESPRESIONE DELL’ANIMA E DELLA COSCIENZA

POESIA COME ESPRESIONE DELL’ANIMA E DELLA COSCIENZA ed in questo senso la poesia si dedica alla ricerca della libertà, di una libertà che è creatività.

  • CREATIVITA’,
  • CONSAPEVOLEZZA DI SE’
  • PERCORSO DI CRESCITA CHE DURA TUTTO L’ARCO DI VITA.

DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO

Questo lavoro rientra nell’ambito del mio lavoro come ricercatrice

nel collegamento, ormai consolidatosi in diverse aree della psicologia, tra teoria della mente e neuroscienze, trovandone una specifica declinazione alla luce delle recenti scoperte effettuate da Rizzolatti e Gallese sui neuroni mirror.

DAL PUNTO DI VISTA DELL’ESPERIENZA

questo lavoro, deriva dall’esperienza di pedagogista clinica, di insegnante di lettere e dalla formazione psicoanalitica; lavoro che mi ha consentito di comprendere che la libertà, ovvero la tensione verso la sua ricerca, si manifesta anche nello scrivere Poesia.

Essere liberi…
La libertà comporta la capacità di riflettere e di riconscersi.

Così regalo questi versi che si sono fatti strada nella mente come un ruscello si fa strada tra le rocce.

Insiste… assordante strilla…
Una cornacchia imita
Un condor malato.
Desertica e assolata è la radura
dove svetta decisa
la colonna portante di un tempio astrale…
fiammelle ronzano mentre lucente
Appare
Un cervo sulla soglia…
Rapido sbroglia la matassa di lacci
Furtivo …
Ma un lembo di stoffa lo incaglia …
E libero decide,
Muore per la libertà
e baratta
il suo dolore per la lucentezza
fiera e Saggia
Costudita segreta
Dal Bagatto.
osa come il Matto
sciogliere indomito i legami
Malati del focolare…
Il focolare non scaldava più da tempo…
Immemorabile
Putrefatio…

E il cerbiatto scampato ai lacci
Riprende scaltro
la corsa verso la perforazione
Di cuori di latta..,


La conversazione che intendo fare parte da lontano, parte da un mito,
dal mito di Prometeo.
Perché il mito di Prometeo?

Prometeo è l’eroe per eccellenza che possiede diverse capacità che sono utili allo sviluppo della persona a 360 gradi.

Prima di tutto è empatico e in secondo luogo sa prevedere in anticipo ciò che succede.

Prometeo come emerge dalla trilogia delle tragedie di Eschilo è narrato come un Eroe che lotta per la propria libertà e per quella degli uomini.

I miti greci narrano del titano Prometeo, l’eroe che decise di rubare il fuoco a Giove e riportarlo sulla terra. Il padre di tutti gli dei l’aveva sottratto agli esseri umani per punire Prometeo stesso. Ma il titano riuscì ad accendere un arbusto attingendo al fuoco celeste del carro di Elios, dio del sole, e tornò sulla terra vincitore stringendo nel pugno una fiaccola ardente. Il suo dono al genere umano.

Nella storia dell’umanità, la parola e il fuoco vanno di pari passo.

Sono due conquiste strettamente legate allo sviluppo del cervello.

Se la facoltà di usare un linguaggio permise all’uomo di comunicare con i suoi simili organizzandosi meglio all’interno di un gruppo, pianificando per il futuro e trasmettendo le sue esperienze al clan, il fuoco gli diede modo di cuocere il cibo che diveniva più digeribile e gli forniva così una maggiore quantità di calorie ed energia.

L’uomo diventa cosciente di sé e a questo riguardo vorrei porre l’attenzione sull’inconscio, sulla mente inconscia.

Per effetto dei costanti progressi nell’ambito della clinica e della ricerca scientifica, il costrutto teorico di inconscio sta subendo oggi una riformulazione e, indubbiamente, una trasformazione. I processi inconsci non sono più ritenuti espressione della mente soltanto, bensì di mente, cervello e corpo. Attingendo alla teoria degli affetti, alle neuroscienze cognitive e a una ricca esperienza clinica, Efrat Ginot analizza la propensione del cervello-mente a percepire l’ambiente interno ed esterno sulla base di mappe inconsce preesistenti, e a mettere in atto in maniera automatica pattern profondamente radicati di emozioni, comportamenti e processi cognitivi, anche quando inappropriati o dannosi.
Poiché l’interazione tra processi inconsci e consapevolezza riflessiva è al centro dei percorsi di cura proposti, particolare attenzione è rivolta agli approcci terapeutici tesi a utilizzare le nuove acquisizioni relative ai processi inconsci e alla loro interazione con quelli consci.

Il poeta prova a liberarsi cercando un’apertura nella “pri- gione”, metafora della nascita del pensiero e della possibilità di conoscere mediante un movimento verso l’ignoto, verso un nuovo tempo e un nuovo spazio.

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