Che cosa è il metodo dell’immaginazione attiva junghiana e, soprattutto, in che cosa consiste la sua pratica? La pubblicazione del “Libro rosso” di Carl Gustav Jung ha risvegliato l’interesse per questo metodo, che svolge un ruolo imprescindibile nel processo di realizzazione di sé che ciascun individuo, più o meno consapevolmente, persegue nel corso della propria esistenza. Strumento di conoscenza e di trasformazione dell’intera personalità, l’immaginazione attiva junghiana aiuta a recuperare e a stabilizzare il benessere psicofisico, ma anche a dare forma a potenzialità e risorse di cui non siamo consapevoli.
Jung elaborò il metodo dell’immaginazione attiva in un periodo molto difficile della sua vita, dopo la rottura, personale e scientifica, del suo rapporto con Freud.
Il libro di Marta Tibaldi è uno strumento per scoprire come confrontarsi in modo attivo, intenzionale e in stato di veglia con la psiche conscia e inconscia, lasciando che i diversi aspetti della personalità dialoghino tra loro e si integrino a vicenda.
(da M. Tibaldi, Pratica dell’immaginazione attiva. Dialogare con l’inconscio e vivere meglio, La Lepre, Roma 2011).