La partenza del guerriero saffico…

I

Si stringono le nostre mani
si aggrappano
dialogando in morse,
dilaga la speranza
nel flebile tepore che poco scalfisce
il gelo penetrato nelle ossa.

Un brindisi.. un saluto,
uno sguardo coinciso d’intesa
e così ti appresti a concludere il tuo viaggio..

Le luci del giorno
ormai sono decise e i suoni
si stagliano nella corsia,
il lamento tace.
…e tu ancora mi guardi
e mi ringrazi
asciutto, secco, senza orpelli mi saluti…

Adesso… c’è ulteriormente da lavorare,
da riflettere e da progettare
nel territorio dell’oltre…
perché, sicuramente, già percepisci
nel silenzio dove tacciono anche i sogni
il nuovo campo,
un nuovo giovedì…

Un sardo è un Sardo
e non butta la spugna
anche quando se ne va…

II

Disteso
Abbandonato
Affondato nel il bianco
sgualcito
Delle lenzuola di canapa
Lise
le coperte,
Usurati
i muscoli ,
ascolto in silenzio


lo svanire
dello sguardo
deciso
nell’incavo orbitale.

III

Si è consumata la battaglia finale
Già decisa ..
Come una partita
a scacchi
truccata dalle Parche
che si sa, mai giocano
alla pari con nessun re
o nessuna regina,
…tantomeno
risparmiano dalla beffa
un libero Re di cuori.

Scacco matto!
…Sconfitta la resistenza
in un rapimento della forza.

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