L’immaginazione,
definita pensiero del cuore da James Hillmann, è una facoltà da
prendere seriamente in considerazione dal punto
di vista pedagogico perché, se incrementata in modo corretto,
rappresenta un valido supporto per la crescita integrale
dell’individuo. E’quindi importante che genitori, educatori ed
insegnanti acquisiscano consapevolezza sulle possibilità che questa
componente della mente offre.
Come
il nostro occhio usa il telescopio per vedere le galassie lontane,
così il telescopio della nostra coscienza è l’immaginazione. La
stessa è stata emarginata dal mondo accademico più o meno allo
stesso modo di parole come mito ed intuizione mentre, in realtà, ci
introduce alla visione di quello che siamo, ci indica la via più
veloce di ritrovare se stessi ed iniziare ad essere se stessi. Non
rappresenta il fare ma la porta per la possibilità di fare ed è la
soglia per una realtà e possibilità aumentate.
immaginazióne (letter. imaginazióne) s. f. [dal lat. imaginatio -onis]. –
1. Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato affettivo e, spesso, orientata attorno a un tema fisso; può dar luogo a un’attività di tipo sognante (come nei cosiddetti «sogni a occhi aperti»), oppure a creazioni armoniose con contenuto artistico (i. artistica), o anche, con un meccanismo che si riallaccia all’intuizione, a conclusioni ricche di contenuto pratico; con definizione più generica, la facoltà di formare le immagini, di elaborarle, svilupparle e anche deformarle, presentandosi in ogni caso come potenza creatrice:
Sinonimi immaginazione
immaginazione /im:adʒina’tsjone/ (lett. imaginazione) s. f. [dal lat. imaginatio -onis]. – 1. [facoltà d’immaginare: una fervida i.; mancare d’i.; lasciare spazio all’i.] ≈ fantasia, Ⓖ (psicol.) immaginario, immaginativa, inventiva. 2. (estens.) [ciò che viene immaginato: sono tutte sue i.] ≈ fantasia, fantasticheria, invenzione. [⍈ INVENTARE]…
fantaṡìa s. f. [dal lat. phantasĭa, gr. ϕαντασία, der. di ϕαίνω «mostrare»].
frutto di f., cosa inventata con l’immaginazione, che non ha fondamento nella realtà:
a. Facoltà della mente umana di creare immagini, di rappresentarsi cose e fatti corrispondenti o no a una realtà.
Sinonimi fantasia
fantasia /fanta’zia/ s. f. [dal lat. phantasĭa, gr. phantasía, der. di pháinō “mostrare”]. – 1. a. [facoltà della mente umana di creare immagini, di rappresentarsi cose e fatti corrispondenti o no alla realtà: i voli della f.; f. vivace] ≈ immaginazione, inventiva. ‖ creatività, estro.
L’immaginazione-fantasia opera a livello mentale attraverso la rappresentazione (phantasia), che per Platone è un’immagine simile alla cosa reale.
Il quesito residuo da porsi è se sia possibile rappresentare qualcosa che non faccia parte di ciò che abbiamo già esperito con i sensi e, naturalmente, del patrimonio mnestico soggettivo?
D’obbligo a questo punto far entrare nelle nostre riflessioni anche l’inconscio, come insieme di ciò che non fa parte della coscienza. Non soltanto nella prospettiva di S. Freud, ma anche di Jung, che introduce un inconscio collettivo e, a corredo, la nota concezione degli Archetipi.
“Vedere con gli occhi della mente”, un’espressione interessante che s’inserisce nel contesto di queste note e che viene affrontata anche da studi neuroscientifici. Di seguito un articolo che può offrire qualche spunto sulla questione:
“La nostra capacità di immaginazione attinge al mondo reale oppure no? Uno studio dell’INN di Verona pubblicato su Cortex, e condotto su due casi clinici, dice di no. I risultati scientifici dimostrano che possiamo ricostruire mentalmente non solo l’immagine visiva di un paesaggio o il volto di una persona, ma anche lo squillo di un telefono, la fragranza di un profumo, il sapore di un piatto prelibato o la morbidezza del velluto: tutto senza che gli stimoli provenienti da questi elementi raggiungano realmente i nostri sensi. Grazie a due casi clinici particolarmente eloquenti, una ricerca pubblicata questo mese sulla rivista scientifica Cortex sostiene l’ipotesi che un difetto nella capacità di percepire gli stimoli visivi che colpiscono la retina non riduce la nostra capacità di elaborare immagini visive mentali e che quindi le due funzioni cognitive sono, almeno in parte, distinte. Inoltre, i dati sperimentali dimostrano che i circuiti neuronali coinvolti nella formazione delle immagini visive mentali sono localizzati nel lobo temporale sinistro della corteccia cerebrale (G.berlucchi, V.Moro, S.Aglioti, neuro scienziati di Verona e Roma)
I meccanismi e le aree cerebrali coinvolti nella formazione di immagini mentali e quindi della nostra immaginazione sono al centro di un lungo dibattito interno al mondo delle neuroscienze cognitive.
Immagino … lo sguardo la mente si proiettano in una dimensione infinita ..anzi di infinite potenzialità…
Ma perché l’immaginazione tende ad essere osannata ..vedi “Imagine”, vedi l’immaginazione al potere..(Marcuse) ecc vedi le Utopie.. e poi si torna miseramente a terra alla caduta del volo di Icaro….?
Cosa fa si che l’immaginazione che sostanzia la vita dell’uomo sapiens sapiens da quando è apparso sulla terra si spenga miseramente come il fuoco o per esaurimento del proprio combustibile o per affogamento?
…Immaginare porta con sé due dimensioni … sia quella della libertà dell’uomo che supera le frontiere, che trascende il suo limite che la dimensione della paura della perdita di controllo, il bisogno di controllare, pre -vedere e dunque censurare lo spazio di libertà dove si innalza l’uomo….l’immaginazione è come la paura di volare, è come il panico…
…..Delle persone che immaginano, dei sognatori si ha timore, questo timore va da un grado minimo ad un grado massimo… e in una società che è preoccupata soprattutto del controllo dell’omologazione, immaginare, sognare sono prerogative da esorcizzare…
il nostro tempo è un tempo folle un tempo che ha perso il senso e si perde nei frammenti di identità e in questa frammentazione si vorrebbe censurare l’unica potenzialità che potrebbe rendere all’uomo la sua Dignità di Soggetto… perché di questo si tratta ….
Immaginare è avere la dignità di essere Soggetto, autore della propria vita e della storia e dunque Immaginare è l’attività che può rendere alla persona la dignità di Essere di esistere.
La schiavitù che tenderebbe ad annullare la condizione di Soggetto dell’uomo passa dalla censura dell’immaginazione, dall’omologazione dell’immaginazione e dalla colonizzazione dell’immaginario fornendo dei modelli pret a portè, delle forme pre costituite di immaginario, è il problema che sta dietro la dominanza dell’immaginario veicolato dal canale iconico…. Perché l’immaginazione funziona come pensiero visuale… allora sostituire i sogni, la capacità di sognare di elaborare nel proprio silenzio un libro diventa un operazione che se assolutizzata è fascista!
Tutto questo porta a considerazioni sul piano pedagogico enormi:
vedi Primo levi l’importanza di leggere….
es nella fascia 0-3/ nella scuola dell’infanzia/nella scuola primaria e media/ negli adolescenti/ e dunque negli adulti che credono che diventare adulti significhi non ascoltare più la voce del Fanciullino…
e soprattutto la necessità di una cultura che sappia “ mentalizzare” fornire modelli di lettura del codice “invisibile” della realtà…
Il codice invisibile della realtà… pensieri ed emozioni che colorano il nostro approccio alla vita… che ci forniscono chiavi di decodifica e di analisi epistemologica della realtà.
Dunque L’immaginazione, definita pensiero del cuore da James Hillmann…Dare spazio al simbolo, al potere del simbolo e del linguaggio simbolico, significa conosce il potere del Simbolo, del Mito e dell’Immaginazione.
E poi i neuroni specchio… che riprende la concezione Maurice Merleau-Ponty sulla percezione, considerata non semplicemente un assemblaggio di dati sensibili (visivi, uditivi o altro), ma un vero dialogo con il mondo esterno (cose e persone) in cui il corpo è protagonista, esprime attraverso il proprio movimento intenzioni e preferenze e insieme conosce il mondo esplorandolo.
Secondo Lakoff e Gallese
Noi comprendiamo, ad es. il concetto di
“cogliere”, attraverso la nostra capacità di
immaginare, eseguire, e percepire
“afferrare”
La nostra capacità di immaginare
di afferrare
si avvale dello stesso substrato neurale
come l’eseguire e il percepire l“afferrare”
Secondo la loro proposta, l’immaginazione è
una forma di simulazione.
Una simulazione mentale di azione e percezione che utilizza molti
degli stessi neuroni che utilizziamo quando
effettivamente agiamo o percepiamo. (Gallese, 2003°).
La Mente è incarnata
“Oggi sappiamo come il nostro intero
pensare e sentire si fonda sul fatto che
osserviamo i corpi di altri uomini, che prendiamo le cose e
le manipoliamo”(cognizione embodied).
Aumentano anche i dati sperimentali sul fatto
che siamo debitori a simili abilità motorie anche
per altri aspetti, come quello del linguaggio.